Lotito: “Non andremo via, porteremo la Salernitana in Serie A”.
Lunga intervista a Telecolore da parte del presidente della Salernitana Claudio Lotito che, sollecitato dal collega Franco Esposito, ha fatto un’analisi a 360° accettando la contestazione del pubblico ricordando, però, che il muro contro muro non è mai servito a nulla nel calcio così come nella vita: “Abbiamo investito sulla Salernitana e la vogliamo rendere competitiva a 360°, sono venuto a Salerno per vedere lo stato di avanzamento dei lavori al Mary Rosy. Non dovete credere alle leggende metropolitane che vengono messe in giro ad arte: secondo voi spendevamo 5 milioni di euro all’anno e realizzavamo una struttura nuova di zecca per restare a vita in serie B? Guardate il Mary Rosy: abbiamo realizzato la sala stampa, la palestra, tre campi di calcio e una palestra, sarà un campo perfetto come l’Arechi. I costi del manto erboso ricadono su di noi, mi sembra che viene tenuto nel migliore dei modi”.
Lotito prosegue: “Bisogna conciliare risultati economici e sportivi. Un presidente può allestire una squadra competitiva, stavolta ho preso i migliori tra i calciatori e nessuno si poteva aspettare non fornissero il rendimento necessario. Secondo me questo gruppo, si fosse espresso al 100%, poteva dare grosse soddisfazioni. Per raggiungere gli obiettivi è fondamentale che le componenti remino nella stessa direzione. Chi in estate era insoddisfatto della rosa? Micai era il miglior portiere della B, Jallow ha segnato col Cesena. Anderson, Di Gennaro e tanti altri sono scarsi? Qui non c’è nessuna sudditanza tra Salernitana e Lazio. Noi mettiamo a disposizione gente idonea per aiutare i granata a fare un salto di qualità”. E’ evidente, però, che qualcuno ha fallito clamorosamente. Lotito, in merito, torna sul tema della pressione della piazza: “Di Gennaro era stato venduto ad una società importante, Colantuono lo ha voluto a Salerno e l’ho tolto da mercato. Perché tutti i giocatori che ho portato e che oggi giocano in Nazionale qui non hanno reso? Strakosha e Luiz Felipe non giocavano, Terracciano ha firmato per la Fiorentina e contro di noi ha fatto una grande partita, Donnarumma lo abbiamo perso a parametro zero e ci ho rimesso. Sono loro che vogliono andare via, hanno la preoccupazione della pressione dell’ambiente e non si sentono coinvolti emotivamente. Torniamo alla precedente guida tecnica. Colantuono non è un allenatore di serie B, ha fatto benissimo ovunque in serie A. E’ partito con entusiasmo, poi è andato via. Se una persona ha il mio carattere va avanti e viene stimolato dalle critiche, c’è chi invece soffre e chiede di andarsene come accaduto anche con Alfredo Donnarumma. Anche Vitale ha chiesto di essere allontanato, non ci abbiamo ricavato un euro. Io punterei su una base solida ogni anno, ma se chiedono di partire non posso farci nulla. Loro hanno stima di una società puntuale su tutto, ma si rendono conto di tante situazioni che non vanno bene e spesso pensano che sono masochista”.
Si torna sul tema del mancato raggiungimento dei play off negli anni precedenti. Lotito si assume le responsabilità, blinda il direttore sportivo Fabiani, non si sofferma sulla guida tecnica e aggiunge: “Tre campionati vinti di fila ci avevano ben abituato, purtroppo ci metteremo più tempo del previsto ma ce la faremo. Vorrei fugare qualsiasi dubbio: noi possiamo andare tranquillamente in serie A, a quel punto io dovrò fare una scelta pur aspettando il cambio della norma. Combatterò fino alla fine per dare certezza a questo club per abbinare solidità economica e risultati sportivi, so che la piazza ha grande passione e nessuno rinfaccia né offende. Se mi sono innamorato della Salernitana è perchè trovo tifosi granata in giro per l’Italia, c’è un senso di appartenenza che non si riscontra da tante parti e che rappresenta un valore aggiunto. Potevo mai investire in una piazza che non stimo? Noi abbiamo bisogno del pubblico, è la nostra forza. Contestazioni? Sono convinto di voler andare avanti e persevero perché il risultato sportivo non dipende da me o mio cognato. Io voglio portare la Salernitana in serie A, anche quest’anno avevamo allestito una rosa di livello ma in campo non scendiamo noi. Se pensano di intimidirci chiedendoci di andare via sbagliano, il nostro percorso proseguirà e mira alla serie A senza ombra di dubbio. Vedrete che ve lo dimostreremo. Fabiani? Anche in questo caso ho sentito e letto cose che non corrispondono alla realtà. Se non avessimo avuto fiducia oggi non sarei qui con lui a visionare le strutture. La proprietà non lo ha mai messo in discussione. Gli errori? Tutti ne commettono, solo chi non opera non sbaglia. Ma un padre di famiglia non darà mai le colpe al figlio pubblicamente, è all’interno che dobbiamo analizzare tutto e ripartire ancora più motivati”.